Il Carattere Non Cambia Con Il Trapasso

4 Novembre 2024 0 Di tipsandtricks

Il concetto che “il carattere dei defunti non cambia una volta morti” è presente in diverse tradizioni esoteriche, spirituali e folcloristiche, e implica che gli atteggiamenti, le inclinazioni e le emozioni di una persona in vita persistano anche nell’aldilà. Secondo questa visione, la morte non trasforma la personalità, ma semplicemente separa lo spirito dal corpo fisico, mantenendo intatte le qualità, siano esse positive o negative, che caratterizzavano la persona.

Interpretazioni esoteriche del carattere dei defunti

Persistenza delle energie: Molti credono che il trapasso lasci intatte le energie personali, buone o cattive che siano. Se una persona era vendicativa, invidiosa o colma di rancore, si ritiene che queste emozioni e tratti possano continuare a manifestarsi come energie “pesanti” o disturbanti per i viventi.

Anima e crescita spirituale: Alcuni sistemi spirituali, come il buddhismo, ritengono che un’anima possa evolvere solo attraverso varie incarnazioni. Finché l’anima non supera determinati aspetti caratteriali, continua a incarnare tendenze e abitudini, mantenendo un’influenza “simile” a quella avuta in vita.

Spiriti irrequieti: Si pensa spesso che gli spiriti con un carattere negativo o rancoroso possano diventare “spiriti irrequieti”, cercando di manifestarsi, influenzare o persino infastidire i viventi. Questa visione è alla base di molte credenze su spiriti vendicativi o arrabbiati.

Interazioni con i viventi: Chi si occupa di spiritismo o medianità suggerisce che il contatto con spiriti di persone di carattere difficile o malevolo richieda una particolare protezione. Questi spiriti possono infatti mantenere i loro tratti ostili e generare sensazioni negative negli ambienti o influire sugli stati emotivi dei presenti.

Evoluzione e tempo

Alcune tradizioni sostengono che, con il tempo, le anime possano trovare pace e lasciar andare emozioni negative, evolvendo in altre dimensioni. Ma si tratta di un processo lungo, che non avviene automaticamente. Secondo queste concezioni, quindi, la morte non è un cambiamento istantaneo, ma piuttosto un passaggio in cui le qualità e i caratteri si mantengono, per poi dissolversi solo con consapevolezza e tempo.

Per farla breve e più chiara, se una persona in vita era cattiva e malevola, la morte non l’ha resa sicuramente migliore. Quindi, se volete evocarla, sappiate che la sua personalità è rimasta intatta.