Perdere per Evolvere: Cosa Succede Quando Sali di Livello Spirituale
C’è una verità scomoda, taciuta, ignorata da chi cerca solo il lato dolce della spiritualità:
ogni evoluzione profonda richiede una rinuncia.
Crescere spiritualmente non è semplicemente “diventare migliori” o “sentirsi più leggeri”.
È un processo antico, brutale a volte, sacro sempre.
È una morte rituale. Un’iniziazione.
Ogni volta che sali di livello, perdi qualcosa.
E non perché l’Universo voglia punirti, ma perché certe persone, abitudini, identità non possono respirare l’aria sottile delle altezze che stai raggiungendo.
Non reggono la luce. Non reggono la verità.
Perdi chi non ti riconosce più.
Perdi il bisogno di appartenere a spazi che ti trattengono.
Perdi persino la sicurezza delle vecchie ferite, che pur nel dolore ti facevano compagnia.
A volte perdi amici.
A volte perdi l’amore, o la forma che credevi fosse amore.
A volte perdi una parte di te che hai difeso per tutta la vita.
E nel vuoto che si apre, ti sembra di aver sbagliato.
Ma è lì, in quello spazio sacro e fragile, che qualcosa finalmente nasce.
La metamorfosi spirituale non è aggiunta, è sottrazione.
È lasciare andare. È scegliere di non tornare indietro, anche quando farlo sarebbe più facile.
Nel cammino esoterico – soprattutto in quello goetico – ogni passo avanti è una dichiarazione di potere.
Ma anche un invito al distacco.
L’entità ti offre il dono… ma pretende il sacrificio.
E il sacrificio, quasi sempre, è una parte della tua vecchia vita.
Quella che ormai ti va stretta, anche se ti manca.
Chi davvero cammina verso l’alto, lo sa: la crescita non si misura con ciò che ottieni, ma con ciò che hai avuto il coraggio di lasciare andare.
Se ti senti nel mezzo di un vuoto…
Se senti che stai perdendo tutto…
Fermati. Guarda bene.
Potresti non essere in caduta.
Potresti essere in ascesa.