Return to Sender: il potere di rimandare indietro ciò che non ti appartiene

30 Settembre 2025 0 Di tipsandtricks

Nel vasto universo dell’esoterismo esistono pratiche antiche e sempre attuali, nate per difendere l’individuo da energie negative, malocchi e blocchi che non provengono dalla sua essenza. Una delle più potenti e risolutive è il Return to Sender, ovvero la pratica del “rimandare al mittente”.

Questa formula magica non è vendetta, non è aggressione, ma una risposta difensiva: prende tutto ciò che ti è stato mandato con intenzioni di male, con invidia o con desiderio di bloccare il tuo cammino, e lo restituisce esattamente a chi lo ha generato. In altre parole, il Return to Sender non crea nulla di nuovo, ma riporta l’energia all’origine, ristabilendo l’equilibrio e liberando il destinatario innocente da un peso che non era mai stato suo.

Come agisce il Return to Sender

Quando qualcuno ci lancia pensieri negativi, intenzioni di sabotaggio o addirittura lavori magici mirati a fermarci, queste energie si depositano nel nostro campo energetico. Spesso si traducono in ostacoli improvvisi, stanchezza cronica, sensazione di essere “bloccati” senza motivo apparente.
Il Return to Sender agisce come uno scudo specchiante: riflette indietro le vibrazioni nocive, permettendo al praticante di tornare al proprio stato naturale di fluidità e apertura. Non è un’arma, ma uno strumento di giustizia energetica.

Perché scegliere il Return to Sender

Rimuove blocchi invisibili: libera il cammino da energie che ostacolano la crescita.

Protegge senza contaminare: non crea nuovo karma, perché restituisce semplicemente ciò che non appartiene.

Riequilibra il campo energetico: dona chiarezza, leggerezza e nuova vitalità.

Rende consapevoli i mittenti: chi invia negatività spesso non si rende conto della portata delle sue azioni; ricevere indietro le proprie energie è un insegnamento potente.

Un alleato nelle difficoltà esoteriche

Molti pensano che, per sbloccare una situazione stagnante, servano rituali complessi e ripetuti. In realtà, a volte la chiave è proprio nel liberarsi di ciò che non ci appartiene. Il Return to Sender diventa quindi un intervento mirato: permette di sradicare alla radice il problema, eliminando il peso di energie altrui che altrimenti continueremmo a portare sulle spalle.

È una pratica che dona sollievo immediato, ma anche un insegnamento profondo: imparare a riconoscere ciò che è nostro e ciò che invece proviene da altri è un passo fondamentale nella crescita personale e spirituale.